Nella maggior parte dei casi è ancora necessario. La legge n°132 del 2014 ha tecnicamente introdotto la possibilità di divorziare e separarsi presentandosi davanti al Sindaco senza che sia obbligatoria la presenza di un avvocato. Devono però sussistere le seguenti condizioni: la coppia non ha figli minori o portatori di un grave handicap o economicamente non sufficienti; nell’accordo di divorzio non ci siano atti con cui si dispone il trasferimento di diritti patrimoniali.
In ogni caso a meno che entrambi i coniugi non siano economicamente autonomi, se nella coppia esiste un coniuge più debole, è sempre preferibile rivolgersi al legale soprattutto al fine di conoscere quali siano i propri diritti in materia di mantenimento e, quindi, avviare una seria trattativa per il raggiungimento di un accordo più equo.
Il più grande avvocato di ogni tempo, Cicerone, amava dire ai suoi clienti “Da mihi factum, dabo tibi ius” che tradotto letteralmente dal latino significa “dammi il fatto, ti darò il diritto”. Quando i fatti della vita ci portano a veder violati i nostri diritti oppure a non conoscerli perfettamente questo è il momento di rivolgersi ad un avvocato. Più in generale il momento giusto per rivolgersi a un avvocato è quando diventa necessario tutelarsi per il futuro o per il presente, consapevoli che il legale, una volta conosciuti i fatti, in quanto esperto di legge, ci potrà proporre le soluzioni più lungimiranti.