ragazza osserva pc preoccupata

Cyberstalking: non restare in silenzio

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Il cyberstalking: una minaccia digitale per le donne

Il cyberstalking è una forma di violenza digitale che può assumere diverse forme. Può includere l’invio di messaggi minacciosi o il monitoraggio dei movimenti online della vittima. Altre forme di cyberstalking possono includere il danneggiamento di siti web o social media, il furto di identità online o il diffondere informazioni false o dannose sulla vittima.

Il cyberstalking può avvenire tramite diverse piattaforme, come email, SMS, chat o social media. È importante notare che il cyberstalking può essere commesso sia da persone conosciute dalla vittima, come ex partner o conoscenti, sia da sconosciuti.

Inquadramento giuridico

Il reato  di cyberstalking rientra nell’ambito dello stalking,  che è un delitto previsto dall’articolo 612-bis del codice penale italiano.

L’art. 612-bis punisce chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura o di costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita.

La legge n. 132 del 13 agosto 2018, nota anche come “Codice rosso”, ha, peraltro introdotto una specifica fattispecie prevista dall’art. 610 bis ter con cui si punisce chiunque, con l’utilizzo di mezzi informatici, invia a taluno messaggi, posta elettronica, post o comunicazioni di altro tipo con contenuti minacciosi o diffamatori.

I tratti caratteristici del cyberstalking

Le condotte tipiche del cyberstalking così come quelle dello stalking, quindi, possono essere commesse anche senza l’utilizzo di minacce esplicite, purché siano reiterate e finalizzate a creare uno stato di ansia o di paura nella vittima o a costringere la vittima a modificare le proprie abitudini di vita.

Il bene tutelato, si legge nei lavori preparatori alla norma, è in via immediata la serenità psichica della vittima, vale a dire il suo diritto a vivere al riparo dei timori generati dalle condotte assillanti del molestatore. 

Si tratta, pertanto, di un reato di evento, laddove l’evento causato è per l’appunto uno stato d’ansia o di paura o una situazione tale per cui la vittima è costretta a modificare le proprie abitudini quotidiane, per esempio a limitare le uscite di casa oppure, a seconda delle circostanze, a cancellare il proprio profilo social.

Le condotte persecutorie devono essere reiterate, continue, tanto da risultare sensibilmente invasive per la vittima e, pertanto, cagionarle uno stato d’ansia.

A quali pene può andare incontro lo stalker?

La pena prevista per il reato di stalking è la reclusione fino a 4 anni e il pagamento di una multa.

Se il reato è commesso con violenza o minaccia, la pena è aumentata fino a 6 anni di reclusione. Se il reato è commesso nei confronti di una persona sottoposta a tutela, la pena è aumentata fino a 8 anni di reclusione.

Il reato di cyberstalking, quindi, rientra nella fattispecie del reato di stalking e può essere punito con le pene previste per questo reato, a seconda della gravità delle condotte commesse.

Si sovrappone poi la  legge n. 132 del 13 agosto 2018, che ha introdotto il reato di “invio di messaggi minacciosi con mezzi informatici”, punibile con la reclusione fino a 3 anni.

In questo caso però la pena è più bassa perché mancano i tratti della persistente reiterazione dello stalking strettamente inteso.

Come denunciare il cyberstalking: servizi e associazioni a supporto delle vittime

Se sei vittima di cyberstalking, è importante denunciare il reato alle autorità competenti, presentando denuncia di cyberstalking presso i Carabinieri, la Polizia di Stato o la Guardia di Finanza.

Per presentare denuncia di cyberstalking, dovrai allegare tutte le prove delle condotte moleste o minacciose, come messaggi, email, chat o screenshot.

Oltre alle autorità competenti, puoi rivolgerti alla Rete Nazionale Antiviolenza a sostegno delle donne vittime di violenza: tel 1522.

Si tratta di un servizio attivo 24 ore su 24, gestito dal Ministero dell’Interno che offre assistenza e supporto alle vittime di violenza di genere e di violenza domestica.

Quali sono le misure che l’Autorità può adottare per proteggere la vittima di cyberstalking?

Ecco alcune delle possibile misure che l’Autorità può adottare per bloccare lo stalker:

  1. Ancora prima della denuncia, ma su semplice segnalazione  il Questore può avviare la procedura di ammonimento nei riguardi del molestatore: si tratta di un avvertimento formale rivolto al molestatore, in cui si gli comunica che le sue azioni sono illegali e che, in caso di ulteriori violazioni, saranno adottate misure più severe.
  2. Emissione di un ordine di protezione: l’autorità può emettere un ordine di protezione che proibisce al molestatore di avvicinarsi o di comunicare con la vittima.
  3. Arresto e detenzione: il molestatore può essere arrestato e detenuto se le autorità hanno motivo di credere che stia commettendo o stia per commettere un reato.

Prevenire il cyberstalking: strategie per proteggere la propria privacy online

Per mitigare i rischi del cyberstalking la strategia più efficace da adottare è limitare la diffusione  di proprie informazioni personali.

Di seguito alcuni consigli pratici, che certo non sono la panacea, ma che potrebbero essere di qualche aiuto:

  • Limitare la quantità di informazioni personali condivise online. Non condividere il tuo indirizzo di casa o di lavoro, il tuo numero di telefono o altre informazioni personali sensibili sui social media o su altri siti web.
  • Configura le impostazioni di privacy sui tuoi account di social media in modo da limitare la visibilità del tuo profilo e delle tue attività online agli sconosciuti.
  • Se ricevi messaggi o email minacciosi o fastidiosi, non rispondere e segnala il problema alle autorità competenti.
  • Se hai il sospetto di essere vittima di cyberstalking, parla con qualcuno di cui ti fidi e cerca un aiuto professionale.

Conclusione

Il cyberstalking è una forma di violenza psicologica che può avere gravi conseguenze sulla vittima. È importante che le vittime di cyberstalking sappiano che non sono sole e che ci sono risorse disponibili per aiutarle. Se sei vittima di cyberstalking o conosci qualcuno che lo è, non esitare a cercare un aiuto professionale o a rivolgerti alle autorità competenti.

 



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