Indennizzo Inail e risarcimento civile: la guida completa

Indennizzo Inail e risarcimento civile: guida completa e aggiornata

Tempo di lettura stimato: 10 minuti

Come ottenere indennizzo INAIL e risarcimento civile dopo un infortunio sul lavoro

In questa guida troverai:

    1. Il doppio binario della tutela: come funzionano INAIL e azione civile
    2. Come funziona l’indennizzo INAIL
    3. Quando spetta il risarcimento civile
    4. Il risarcimento integrale: cosa potete ottenere
    5. Come calcolare il danno differenziale
    6. Quando e come agire per ottenere il vostro completo risarcimento
    7. Conclusioni: un impegno congiunto per ottenere il giusto risarcimento

Un infortunio sul lavoro può sconvolgere la vita in un istante. In questi casi, oltre al dolore fisico e alla necessità di cure mediche, sorgono mille preoccupazioni: come gestire le spese del trattamento sanitario? Quando si potrà riprendere l’attività lavorativa? Come ottenere il giusto risarcimento e far valere i propri diritti? In questo momento di incertezza, è fondamentale  conoscere i propri diritti e capire come funzionano indennizzo INAIL e risarcimento civile per tutelare al meglio i propri interessi.

Il doppio binario della tutela: come funzionano INAIL e azione civile

[⚠️ Nota bene: Mentre l’indennizzo INAIL è automatico nei casi di infortunio sul lavoro, oltre il 40% dei lavoratori infortunati non richiede il risarcimento in sede civile, rinunciando inconsapevolmente a somme significative di risarcimento danni]

Il sistema di protezione per il lavoratore che subisce un infortunio sul lavoro può essere immaginato come un ponte sorretto da due pilastri fondamentali. Il primo pilastro, rappresentato dall’indennizzo INAIL, è solido e automatico: si attiva sempre in caso di infortunio sul lavoro, indipendentemente dalle responsabilità. Il secondo pilastro, costituito dal risarcimento danni in sede civile, richiede invece una costruzione più attenta e consapevole, ma può garantire il completo ristoro dei danni subiti. Indennizzo Inail e risarcimento civile sono, pertanto, entrambi essenziali e complementari per ottenere un risarcimento integrale.

[📌 Approfondimento:  [In quali casi l’INAIL può rivalersi sul Datore di Lavoro dell’indennizzo corrisposto al lavoratore?[[Link alla FAQ-1]]

La complementarità tra indennizzo INAIL e risarcimento civile non è casuale, ma rappresenta una scelta precisa del legislatore finalizzata a garantire:

  1. Una protezione di base immediata e certa attraverso l’INAIL
  2. La possibilità di ottenere un risarcimento integrale del danno quando sussistono specifiche responsabilità

⚠️ Nota bene: La tempestività delle azioni è fondamentale. Ogni ritardo può compromettere la possibilità di ottenere il giusto riconoscimento dei propri diritti.

Come funziona l’indennizzo Inail

Immaginiamo il sistema della tutela per l’infortunio sul lavoro come un edificio. Le fondamenta sono il primo elemento che dobbiamo considerare: esse devono essere solide per reggere l’intero fabbricato. L’INAIL rappresenta proprio questo: il primo e solido pilastro di protezione che si attiva automaticamente quando un lavoratore subisce un infortunio. È come una prima rete di sicurezza, sempre presente e pronta ad attivarsi, che non vi chiede di dimostrare responsabilità o colpe di alcun tipo.

Differenze tra indennizzo INAIL e risarcimento civile: cosa dovete sapere

Prima di approfondire il funzionamento dell’INAIL, è importante comprendere le differenze fondamentali tra l’indennizzo INAIL e il risarcimento civile. Mentre l’indennizzo INAIL è una tutela automatica che prescinde dalla responsabilità del datore di lavoro e copre una parte standardizzata del danno, il risarcimento civile richiede la dimostrazione di specifiche responsabilità, ma può garantire una copertura completa di tutti i danni subiti. Questa distinzione è fondamentale per comprendere come utilizzare al meglio entrambi gli strumenti di tutela.

Come funziona la protezione automatica dell’INAIL

Il principio alla base della tutela INAIL è semplice: ogni lavoro comporta dei rischi, e questi rischi devono essere coperti a prescindere da come si verifichi l’infortunio. È come un’assicurazione che il vostro datore di lavoro ha l’obbligo di stipulare per proteggervi, e che vi garantisce un sostegno immediato nel momento del bisogno.

[📌 Approfondimento: Quali lavoratori sono tutelati dall’INAIL? [Link alla FAQ-2]]

Il sostegno economico dell’INAIL: come e quando interviene

Quando subite un infortunio sul lavoro, l’INAIL vi accompagna durante tutto il percorso di recupero attraverso diverse forme di sostegno economico. Nei primi tre mesi, riceverete un’indennità giornaliera pari al 60% della vostra retribuzione, che aumenterà al 75% dal quarto mese fino alla completa guarigione. È importante sapere che questa indennità inizia dal quarto giorno dopo l’infortunio, mentre i primi tre giorni sono coperti dal vostro datore di lavoro.

[⚡ Da sapere: Non dovete preoccuparvi di calcoli complessi: l’INAIL determinerà automaticamente l’importo della vostra indennità basandosi sulla vostra retribuzione media]

[📌 Approfondimento:  Quali sono le conseguenze pratiche tra indennizzo Inail e risarcimento civile.  [Link alla FAQ-3]]

Se purtroppo l’infortunio dovesse lasciare conseguenze permanenti, l’INAIL prevede due forme di tutela: per i danni meno gravi, compresi tra il 6% e il 15%, riceverete un indennizzo in un’unica soluzione. Per i danni più seri, pari o superiori al 16%, l’INAIL vi garantirà invece una rendita mensile continuativa.

[📌 Approfondimento: Come viene calcolata la percentuale di invalidità? [Link alla FAQ-4]]

I primi passi da compiere: una guida pratica

I primi giorni dopo l’infortunio sono cruciali. Ecco cosa dovete fare, in ordine di priorità:

Immediatamente dopo l’infortunio:

  • Comunicate subito l’accaduto al vostro datore di lavoro
  • Recatevi al Pronto Soccorso o dal vostro medico
  • Fatevi rilasciare il certificato medico di infortunio

Il vostro datore di lavoro avrà poi 48 ore di tempo per inviare la denuncia all’INAIL. Conservate sempre una copia di tutta la documentazione medica: potrebbe essere preziosa in futuro.

[📌 Approfondimento: Quali documenti dovete assolutamente conservare? [Link alla FAQ-5]]

L’esperienza di Marco: un esempio concreto

Per capire meglio come funziona questo sistema, prendiamo l’esempio di Marco, operaio specializzato che ha subito un infortunio mentre utilizzava un macchinario. La sua esperienza ci mostra come una corretta gestione della pratica porti a una tutela efficace: dalla visita immediata al Pronto Soccorso, alla denuncia tempestiva dell’azienda, fino al riconoscimento di un danno permanente del 12% con relativo indennizzo in capitale.

⚠️ Nota bene: Sebbene l’INAIL rappresenti una tutela fondamentale, spesso non copre tutti i danni subiti dal lavoratore. Proprio per questo la legge prevede la possibilità di ottenere un risarcimento aggiuntivo attraverso l’azione civile, come vedremo nella prossima sezione.

[📌 Approfondimento: Cosa fare se l’INAIL non riconosce l’infortunio? [Link alla FAQ-6]]

Quando spetta il risarcimento civile

Dopo aver compreso come funziona la tutela INAIL, è importante esplorare il secondo livello di protezione che la legge vi garantisce. Mentre l’indennizzo INAIL offre una tutela di base, il risarcimento civile permette di ottenere un ristoro completo dei danni subiti. Pensate a questo secondo strumento come a una tutela personalizzata che può garantirvi un risarcimento completo del danno subito.

Quando potete richiedere il risarcimento civile

Non tutti gli infortuni danno diritto al risarcimento civile. Questa tutela aggiuntiva si attiva quando l’infortunio è riconducibile a specifiche responsabilità: una violazione delle norme sulla sicurezza da parte del datore di lavoro, una negligenza nell’adozione delle misure preventive, un comportamento imprudente di altri dipendenti, o persino la responsabilità di soggetti esterni all’azienda.

Chiarita la differenza tra indennizzo Inail e risarcimento civile nel prossimo paragrafo affronteremo il tema dell’onere della prova, vale a dire cosa dovete dimostrare per ottenere il risarcimenti in sede civile.

[📌 Approfondimento: Posso chiedere il risarcimento civile anche se ho già ricevuto l’indennizzo INAIL? [Link alla FAQ-7]]

Come dimostrare la responsabilità: un compito meno difficile di quanto pensiate

Una caratteristica importante del nostro sistema giuridico è che, in caso di infortunio sul lavoro, la legge viene in vostro aiuto nella dimostrazione delle responsabilità. Infatti, sarà il datore di lavoro a dover provare di aver adottato tutte le misure necessarie per evitare l’infortunio. Questo principio si basa su un concetto fondamentale: chi organizza il lavoro deve garantirne la sicurezza.

[⚡ Da sapere: Quando viene violata una specifica norma sulla sicurezza, la responsabilità del datore di lavoro è presunta fino a prova contraria dalla legge]

Il risarcimento integrale: cosa potete ottenere

Il risarcimento civile può coprire diverse tipologie di danno, andando ben oltre quanto riconosciuto dall’INAIL:

  • Il danno biologico nella sua interezza
  • Il danno morale, ovvero la sofferenza psicologica che avete patito
  • Il danno alla vostra vita di relazione
  • Le spese mediche che avete dovuto sostenere e più in generali tutti i danni patrimoniali che avete subito.
  • Le opportunità professionali che avete perso a causa dell’infortunio

[📌 Approfondimento: Come si calcola concretamente il valore del risarcimento? [Link alla FAQ-8]]

L’esperienza di Paolo: un caso che insegna

La storia di Paolo, elettricista esperto con vent’anni di esperienza nel settore, ci aiuta a comprendere meglio come funziona il sistema. Durante un intervento di manutenzione su un capannone industriale, Paolo è caduto da un’altezza di circa quattro metri, riportando gravi lesioni alla colonna vertebrale e fratture multiple. L’analisi approfondita del caso ha rivelato diverse carenze nel sistema di sicurezza: un’imbracatura non adeguatamente manutenuta, l’assenza di un piano specifico per il lavoro in quota, una formazione sulla sicurezza solo formale e superficiale, procedure di verifica poco chiare e un coordinamento inadeguato con altre ditte presenti sul cantiere.

[📌 Approfondimento: Come si dimostra la responsabilità del datore di lavoro? [Link alla FAQ-9]]

Questa vicenda ci porta naturalmente a esplorare un concetto fondamentale: il danno differenziale, ovvero la differenza tra quanto ricevuto dall’INAIL e il danno effettivamente subito. Lo vedremo in dettaglio nella prossima sezione.

Come calcolare il danno differenziale

Il calcolo accurato della differenza tra indennizzo INAIL e risarcimento civile è fondamentale per ottenere una giusta compensazione. Si tratta della differenza tra quanto l’INAIL vi ha riconosciuto e il danno che avete effettivamente subito. Comprendere questo concetto è essenziale per ottenere un risarcimento che tenga conto di tutti gli aspetti del pregiudizio subito.

Come si manifesta il danno differenziale

Riprendiamo per un momento il caso di Paolo, l’elettricista del nostro esempio precedente. L’INAIL ha riconosciuto il suo infortunio e liquidato un indennizzo secondo le proprie tabelle standardizzate. Tuttavia, le conseguenze dell’infortunio sulla sua vita sono andate ben oltre quanto coperto dall’ente assicurativo. La differenza tra questi due valori – ciò che l’INAIL ha riconosciuto e il danno realmente subito – costituisce proprio il danno differenziale.

Questo “spazio” tra l’indennizzo INAIL e il danno effettivo può comprendere diversi aspetti della vostra vita che l’assicurazione obbligatoria non considera pienamente:

  • Una valutazione più ampia del danno biologico
  • Il dolore e la sofferenza psicologica che avete attraversato
  • I cambiamenti che l’infortunio ha portato nella vostra vita quotidiana
  • Le spese mediche che avete dovuto sostenere privatamente

La valutazione del danno differenziale

Per calcolare correttamente il danno differenziale, è necessario considerare due aspetti fondamentali:

Il primo è il danno complessivo che avete subito, che include:

  • Una valutazione medico-legale completa del danno fisico
  • La quantificazione del danno morale secondo i più recenti orientamenti giurisprudenziali
  • L’analisi dettagliata di come l’infortunio ha impattato sulla vostra vita quotidiana e lavorativa

Il secondo è quanto avete già ricevuto dall’INAIL:

  • L’indennizzo in capitale o la rendita per il danno biologico
  • L’indennità temporanea durante il periodo di assenza dal lavoro
  • Eventuali altre prestazioni economiche erogate dall’istituto

⚠️ Nota bene: La valutazione del danno differenziale richiede competenze specifiche e una profonda conoscenza della più recente giurisprudenza. Un errore in questa fase potrebbe compromettere significativamente l’entità del vostro risarcimento.

La corretta comprensione e quantificazione del danno differenziale rappresenta il punto di arrivo del vostro percorso risarcitorio. Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale agire nei tempi giusti. Nella prossima sezione vedremo proprio come gestire le tempistiche e la prescrizione del vostro diritto.

Quando e come agire per tutelare i vostri diritti

Le tempistiche per richiedere l’indennizzo INAIL e il risarcimento civile sono diverse: mentre il primo segue procedure immediate e standardizzate, il secondo ha termini più ampi. Il tempo gioca un ruolo fondamentale nel percorso verso il giusto risarcimento dell’infortunio sul lavoro.

Le tempistiche immediate della tutela INAIL

La procedura INAIL richiede un’attenzione particolare alle prime ore e ai primi giorni dopo l’infortunio. La denuncia dell’infortunio deve avvenire entro 24 ore, mentre il vostro datore di lavoro ha 48 ore di tempo per inoltrare la documentazione all’istituto. Se ricevete un provvedimento dall’INAIL è possibile presentare opposizione. Per le tempistiche dell’impugnazione rivedi la FAQ – 6

La prescrizione del diritto al risarcimento

Quando parliamo di prescrizione del diritto al risarcimento, i tempi si allungano considerevolmente. Per l’azione nei confronti del datore di lavoro, avete a disposizione dieci anni. È un termine ampio, pensato per permettervi di comprendere appieno le conseguenze dell’infortunio sulla vostra vita. Questo termine si riduce a cinque anni se dovete agire contro soggetti terzi esterni all’azienda.

Ma c’è un aspetto importante da considerare: quando il fatto che ha causato l’infortunio costituisce anche reato, come spesso accade nelle violazioni gravi delle norme sulla sicurezza, si applica il termine di prescrizione più lungo previsto per quel reato.

Il principio della conoscibilità: quando inizia a decorrere il termine

Prendiamo il caso di Marco, che abbiamo già incontrato. Nel 2020 ha subito un infortunio alla spalla durante il lavoro. Inizialmente, dopo qualche mese di terapia, il dolore sembrava attenuarsi e Marco è tornato al lavoro. Tuttavia, nel 2022, il dolore si è intensificato e gli esami specialistici hanno rivelato che quel trauma aveva causato una lesione più grave di quanto inizialmente diagnosticato.

In questo caso, il termine di prescrizione non inizia a decorrere dal giorno dell’infortunio nel 2020, ma dal 2022, quando Marco ha potuto realmente comprendere l’entità del danno subito. È il cosiddetto principio della “conoscibilità del danno”: il tempo per agire inizia a scorrere solo quando potete effettivamente rendervi conto della gravità del pregiudizio subito.

[📌 Approfondimento: Come si determina esattamente il momento da cui decorre la prescrizione? [Link alla FAQ-10]]

L’interruzione della prescrizione: come fermare il tempo

La legge vi offre diversi strumenti per interrompere la prescrizione, azzerando il conteggio e facendolo ripartire da capo. Potete farlo attraverso:

  • Una richiesta formale di risarcimento con raccomandata A/R
  • La proposizione di un tentativo di conciliazione
  • L’avvio di un procedimento penale per lo stesso fatto

L’importanza di agire tempestivamente

Anche se i termini di prescrizione possono sembrare lunghi, è fondamentale non aspettare troppo per agire. Con il passare del tempo diventa infatti più difficile:

  • Documentare accuratamente l’infortunio
  • Raccogliere testimonianze precise sull’accaduto
  • Conservare prove delle condizioni di sicurezza al momento dell’infortunio
  • Dimostrare il nesso tra l’infortunio e i danni subiti

Conclusioni: un impegno congiunto per ottenere il giusto risarcimento

Come abbiamo visto, la combinazione di indennizzo INAIL e risarcimento civile costituisce un sistema completo di tutela per il lavoratore. Nel corso di questa guida, abbiamo esplorato insieme il complesso sistema di tutele previsto per il lavoratore infortunato.

La chiave per tutelare efficacemente i vostri diritti

L’esperienza insegna che il successo di una pratica di risarcimento per infortunio sul lavoro dipende da due fattori fondamentali: la tempestività delle vostre azioni e una gestione competente del caso. Come abbiamo visto attraverso le storie di Paolo e Marco, anche situazioni apparentemente semplici possono nascondere complessità che richiedono un’analisi approfondita e una strategia ben pianificata.

La corretta gestione di un infortunio sul lavoro richiede infatti una profonda comprensione di diversi aspetti:

  • Le procedure INAIL e le loro tempistiche
  • L’individuazione di tutte le possibili responsabilità
  • La raccolta e conservazione della documentazione necessaria
  • Il calcolo accurato del danno differenziale
  • La gestione strategica dei termini di prescrizione

L’importanza di una guida esperta

Ogni infortunio sul lavoro è una storia a sé, con le sue particolarità e le sue sfide specifiche. La dinamica dell’evento, le conseguenze sulla vostra salute e sulla vostra vita professionale, le responsabilità coinvolte: sono tutti elementi che richiedono un’analisi personalizzata e approfondita.

⚠️ Nota bene: In questo percorso non siete soli. Il sistema giuridico italiano ha sviluppato nel tempo strumenti sempre più efficaci per tutelare il lavoratore infortunato. La consulenza di un professionista esperto  può fare la differenza tra un risarcimento parziale e il pieno riconoscimento dei vostri diritti.

Un impegno condiviso per i vostri diritti

Il successo di una pratica di risarcimento per infortunio sul lavoro nasce dalla collaborazione tra voi e i professionisti che vi assistono. Come in una squadra ben affiatata, ognuno ha il suo ruolo fondamentale: voi potete fornire tutti gli elementi e le informazioni necessarie, mentre il vostro legale metterà a disposizione la sua competenza per costruire la strategia più efficace.

Giunti al termine di questo percorso, vi voglio lasciare con una citazione. Sono le parole di un nostro grande Presidente, Sandro Pertini:

“La giustizia non è un dono che ci viene fatto, ma un diritto che dobbiamo perseguire.”

Queste parole racchiudono l’essenza di quanto abbiamo discusso. Il sistema di tutele che il nostro ordinamento prevede per il lavoratore infortunato non è una concessione o un favore, ma un diritto fondamentale che vi appartiene. Un diritto che richiede, però, la vostra partecipazione attiva per essere realizzato pienamente.

Non lasciate che la complessità delle procedure o il timore di affrontare un percorso impegnativo vi impediscano di ottenere quanto vi spetta. Non esitate a far valere i vostri diritti sia per l’indennizzo INAIL che per il risarcimento civile: sono strumenti complementari pensati per la vostra protezione. Ogni passo che compirete verso il giusto risarcimento non sarà solo un atto di tutela personale, ma contribuirà a rafforzare quel sistema di protezione che è patrimonio di tutti i lavoratori.

Ricordate: non siete soli in questo cammino. Con la giusta assistenza e la determinazione necessaria, potete trasformare quel diritto scritto sulla carta in una concreta realizzazione di giustizia.



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