14 Mar Il caso The Rock Trading
La storia di The Rock Trading
The Rock Trading è una società di scambio di criptovalute che opera dal 2011. La società era progettata per essere facile da usare, con un’interfaccia intuitiva che consentiva agli utenti di negoziare facilmente una vasta gamma di criptovalute, tra cui Bitcoin, Ethereum, Litecoin, Ripple e molti altri.
The Rock Trading offriva anche una gamma di servizi di portafoglio, come il deposito di criptovalute e l’acquisto di valuta digitale. La società inoltre offriva un servizio di prestito di criptovalute, consentendo agli utenti di prendere in prestito valuta digitale contro una garanzia.
Un altra caratteristica di The Rock Trading era la sua partnership con Banca Sella grazie alla quale la società era in grado di offrire depositi e prelievi direttamente su un conto bancario, il che rendeva il processo di deposito e prelievo di denaro molto più semplice e veloce per gli utenti.
Va peraltro evidenziato come a partire da gennaio scorso Banca Sella aveva deciso di risolvere consensualmente la propria collaborazione con TRT.
Dal bilancio 2021 risulta inoltre come nel 2021 la società OneDime che fornisce servizi IT a The Rock Trading abbia subito un attacco informatico a seguito del quale sarebbe stata sottratta la somma di 311,06 Ethereum al cambio euro 904.000.=.
L’ammanco sarebbe, quindi, stato coperto da The Rock Trading facendo ricorso alle proprie riserve di cryptovalute,
La comunicazione del 21 febbraio 2023
Sta di fatto che dal 21 febbraio scorso, la piattaforma di TRT non è operativa.
Gli utenti della piattaforma, infatti, non hanno potuto far altro che prendere atto dell’impossibilità di effettuare prelievi e, quindi, eventualmente di recuperare il capitale investito.
Mentre nella homepage della Piattaforma campeggia il seguente messaggio ” The Rock Trading comunica che si è reso necessario interrompere l’operatività della propria piattaforma a partire dalla data odierna, in ragione di difficoltà riscontrate nella gestione della liquidità.
La società sta conducendo verifiche interne per individuare le cause del problema e valutando l’adozione di tutte le iniziative opportune o necessarie per tutelare la clientela e gli altri stakeholders.
Ulteriori comunicazioni di aggiornamento sulle misure intraprese saranno fornite in tempi rapidi.
N.B. Da oggi, 21 febbraio 2023, è possibile accedere al proprio account The Rock Trading, in modalità sola lettura, per consultare il proprio saldo, la lista movimentazioni e per il download dei relativi report.”
La situazione giuridica di TRT
Da fonti di stampa apprendiamo che su iniziativa di alcuni investitori sarebbero stati aperti due fascicoli rispettivamente dalle Procure della Repubblica di Milano e Firenze. Inutile, però, aggiungere come le indagini siano appena iniziate.
Se si dovessero ravvisare dei percorsi investigativi interessanti, anche in ragione dell’entrata in vigore della Legge Cartabia, il termine per concludere le indagini è ora di un anno dall’iscrizione della notizia di eventuali reati, salvo proroghe. Quindi ci sarà da aspettare molto.
Ammesso e non concesso che all’esito delle indagini si ravvisino dei reati e conseguentemente anche dei soggetti da imputare, è ragionevole immaginare che prime di due o tre anni, come ipotesi più ottimistica, difficilmente vi potrebbe essere un’udienza per costituirsi parte civile in qualche procedimento. Peraltro il fallimento non implica di per sè la commissione di qualche reato.
Anche in caso di fallimento, appare poco probabile che prima di un anno sia fissata un’udienza per l’esame dello stato passivo.
Quanto all’urgenza di mettere in mora la società TRT, vale infine la pena evidenziare come il termine di prescrizione sia di 10 anni e che il cosiddetto dies a quo, cioè la decorrenza del termine, debba ancora iniziare, atteso che i rapporti tra investitori e TRT virtualmente sono ancora in essere.
Il suggerimento, pertanto, in questo momento è quello di attendere gli sviluppi, tenendosi informati. Fare rete con altri investitori che stanno vivendo lo stesso problema può essere utile per mantenersi aggiornati.
Nel frattempo è opportuno raccogliere la documentazione attestante la situazione dei vostri conti: id, nome utente ed email di conferma di registrazione alla piattaforma, nonché lo storico delle movimentazioni.
Sconsiglierei, invece, di conferire incarichi professionali in questa fase, per il semplice motivo che, alla luce delle tempistiche sopra indicate, sarebbe a dir poco prematuro.