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Cos’è e come si scrive un contratto di web hosting

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Cos’è l’hosting web?

Volendo immaginare il web come un grande spazio virtuale, una sorta di campeggio, potremmo definire l’hosting web,  una delle piazzole di sosta in affitto dove si possono allocare i siti web.

Solo che in questo caso le piazzole di sosta non sono altro che dei server.

Quando un utente digita un nome a dominio, ad esempio www.pralegali.com, questo identificativo viene tradotto in una serie di numeri IP (internet protocol) i  quali vanno a formare un indirizzo IP,

Questo traduttore simultaneo si chiama DNS (Domain Name System).

Grazie all’indirizzo IP, l’utente viene condotto al server in cui è ospitato il sito,

In definitiva, dunque, il servizio di  web hosting non è altro che l’affitto di uno spazio di archiviazione.

Quali sono le tipologie di web hosting

Esistono diverse tipologie di web hosting ciascuna delle quali presente delle caratteristiche che si adattano a diverse esigenze.

  • Hosting condiviso: coinvolge più siti che condividono un server fisico. Ovviamente gli hosting condivisi saranno maggiormente adatti ai siti meno pesanti, in quanto tutti gli occupanti del server ne condividono le funzionalità
  • Hosting VPS: l’hosting VPS è sempre un server fisico, che tuttavia non viene condiviso in maniera promiscua, ma frazionato in più unità server virtuali (virtual private server). Tale soluzione consente al proprietario del sito web di avere in dotazione una certa quantità di funzionalità server.
  • Hosting Dedicato: qui si può dire che il proprietario del sito si è fatto la villa, nel senso che ha un server che lavora unicamente per il suo sito web.
  • Cloud Hosting: la nuvola consente di distribuire le funzionalità non  su un singolo server, ma su una vera e propria rete di server  virtuali e fisici connessi fra loro. Il sito web in questo caso è ospitato da questa struttura complessa che garantisce maggiore scalabilità e flessibilità.

Cos’è un contratto di web hosting

Il contratto di web hosting è, pertanto, un contratto atipico con cui un soggetto, titolare di un’infrastruttura server affitta ad un altro soggetto, titolare di un sito web, uno spazio di archiviazione in cui allocare il sito.

Data questa lettura, le obbligazioni principali che assumono le parti sono: quanto al fornitore del servizio hosting la prestazione di mettere a disposizione del cliente lo spazio di archiviazione, quanto al cliente, invece, la prestazione di pagare l’affitto.

In alcuni casi, peraltro,  possono essere garantiti anche dei servizi accessori: ad esempio la gestione di un servizio mail, la registrazione del nome a dominio, un servizio di backup ed altro ancora.

Le clausole fondamentali

L’oggetto: come sempre raccomandiamo una descrizione precisa dell’oggetto del contratto. In tal senso andranno precisate le specifiche in termini di hardware, software e spazio server. Va quindi dettagliata la tipologia di hosting offerta: hosting condiviso, hosting Vps, hosting dedicato, cloud hosting. Al tempo stesso andrà dichiarata la velocità di trasmissione, larghezza di banda e capacità di archiviazione.

Prezzo: il prezzo ovviamente varia in proporzione al servizio offerto. I pacchetti più economici prevedono un minore spazio di archiviazione ed un minore traffico. I piani tariffari prevedono solitamente una durata minima, con un periodo di prova. I pacchetti possono offrire prevedere un canone mensile o una quota fissa annuale.

Garanzia di rimborso : in alcuni contratti è prevista la garanzia “soddisfatti o rimborsati”; solitamente il periodo di prova è di 30 giorni.

Servizio di backup dei contenuti: inutile precisare che questo servizio ha un senso nel caso in cui non si tratti di un semplice sito vetrina”. Se il sito prevede un blog, un database o un modulo di contatto, la perdita dei dati potrebbe diventare un problema.

Sicurezza: La cybersecurity oramai l provider di hosting del sito Web deve promettere di adottare le misure necessarie per proteggere il sito Web da eventuali minacce alla sicurezza.

Luogo di ubicazione dei server: dopo la messa a regime del GDPR, la collocazione dei server nello spazio economico europeo è un fattore dirimente nella scelta del web hosting. A ciò consegue che il contratto deve prevedere la garanzia che i server sono ubicati in Europa.

Proprietà intellettuale: in calce alle homepage dei siti internet è dato solitamente ritrovare che tutti i diritti sono riservati. D’accordo, ma sarà bene precisare quali temi e contenuti sono riservati.

Limitazione di responsabilità: le limitazioni di responsabilità a favore del web hosting provider tecnicamente sono clausole vessatorie; necessitano, pertanto, della duplice sottoscrizione e vanno intitolate. Quando si prevedono delle clausole vessatorie bisogna peraltro porre attenzione a prevedere un “doppio binario”, nel caso in cui il cliente sia un consumatore. Le tutele previste dal Codice del Consumo, infatti, non possono essere derogate nemmeno con la duplice sottoscrizione.

Attenzione, infine, quando si scrivono clausole di esonero della responsabilità a non superare i limiti previsti dall’art. 1229 del codice civile, secondo cui è nullo qualunque patto che escluda o limiti preventivamente la responsabilità del debitore per dolo o per colpa grave. Purtroppo sotto tale profilo accade di vedere molto spesso clausole che no rispettano tale limite e che sono pertanto nulle.

Continuità del servizio:  l’hosting provider deve sicuramente garantire  che il sito non vada in down, ma ciò potrebbe avvenire per causa dallo stesso indipendenti. Queste ipotesi, inutile sottolinearlo, vanno precisate.

Clausola del foro competente: come sempre, ripetiamo che la clausola del foro competente in via esclusiva non è affatto banale e scontata. Anche in questo caso, se il cliente è un consumatore, il foro dovrà però essere solo quello di residenze di quest’ultimo.

Un contratto redatto con buona tecnica può evitarvi fastidiosi contenziosi . Anche in questo caso affidarsi ad un professionista esperto e capace è sempre la scelta più intelligente da fare.

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