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Contratto di bannering: i miei suggerimenti

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Cos’è un contratto di bannering

Hai appena firmato un contratto di bannering per la tua azienda e sei pronto a vedere i tuoi prodotti pubblicizzati su uno dei siti web più popolari del web. Ma prima di iniziare a festeggiare, è importante che tu sappia come gestire questo tipo di accordo per evitare problemi legali o finanziari in futuro.

Partiamo, quindi, dalle basi: il contratto di bannering è un accordo tra un’azienda e un sito web che prevede la pubblicazione di banner pubblicitari sulla piattaforma del sito in cambio di un compenso.

Il bannering è una forma di pubblicità online che può aiutare a raggiungere un pubblico specifico e aumentare la visibilità dei prodotti o servizi offerti.

Aspetti legali del contratto di bannering

Il contratto di bannering è un contratto atipico, perché non è espressamente disciplinato dall’ordinamento, tuttavia mutua una pluralità di caratteristiche dal contratto d’opera, altre dal contratto di licenza ed altre ancora dal contratto di affitto.

Al di là dell’inquadramento sotto il profilo civilistico, vanno, peraltro, scrupolosamente rispettate anche altre normative specifiche ed, in particolare, il Codice del Consumo, la disciplina della proprietà intellettuale, le norme sulla privacy, le norme a tutela del diritto d’autore e del marchio, la disciplina sulla concorrenza senza dimenticare la Digital Chart, vale a dire il Codice di autoregolamentazione adottato per la pubblicità on line.

Con riferimento a quest’ultimo aspetto qui ci limitiamo a ricordare come ai sensi dell’art. 7 della Digital Chart  le comunicazioni commerciali devono rendere evidente tale natura mediante l’inserimento, in posizioni e con modalità atte a garantirne chiara visibilità, di avvertenze quali:
“Pubblicità/Advertising”, “Promosso da … brand/Promoted by … brand”, “Sponsorizzato da … brand/Sponsored by … brand”, “Contenuto Sponsorizzato/Sponsored content”, “Post Sponsorizzato/Sponsored post”, “Presentato da … brand/Presented by … brand”,

Queste diciture possono essere anche abbinate ad accorgimenti grafici specifici, come ad esempio l’inserimento di cornici e/o l’ombreggiatura e/o l’evidenziazione del testo o shading.

Come redigere un contratto di bannering

Il contratto di bannering presenta diverse implicazioni legali che devono essere attentamente considerate per evitare problemi in futuro.

Cerchiamo di essere schematici per agevolare la comprensione della questione:

  • Oggetto: il contratto di bannering deve essere redatto in modo chiaro e comprensibile. Ciò vale per qualsiasi clausola contrattuale e soprattutto per l’oggetto: qui oltre che chiari, dovrete essere precisi. Precisate esattamente le singole prestazioni, non siate pigri, osate andare nei dettagli, lì “dove si annida il diavolo!”
  • Proprietà intellettuale: è fondamentale verificare se l’azienda cede al sito web i diritti di proprietà intellettuale relativi al banner pubblicitario o se si limita a concedere al sito web una licenza di utilizzo per un determinato periodo di tempo. Inoltre, è opportuno considerare le condizioni di utilizzo del banner pubblicitario da parte del sito web.
  • Limitazione di responsabilità: è necessario verificare se il proprietario del sito web si assume la responsabilità per eventuali ritardi nella pubblicazione del banner pubblicitario o per problemi di visualizzazione del banner stesso. In caso contrario, è importante che il contratto preveda una clausola di limitazione di responsabilità a favore del proprietario del sito web.
  • Protezione dei dati personali: sia l’azienda inserzionista che il sito web devono rispettare le norme in materia di trattamento dei dati personali dei visitatori del sito, in conformità al Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).
  • Durata del contratto, budget e modalità di pagamento: è essenziale prestare attenzione alle clausole che riguardano la durata del contratto, il budget previsto per la pubblicazione del banner pubblicitario e le modalità di pagamento del compenso; questi aspetti devono essere definiti in modo chiaro per evitare controversie o litigi in futuro.
  • Risoluzione del contratto: è opportuno verificare che il contratto preveda clausole di risoluzione  in caso di inadempimento o di violazione delle condizioni previste.

Come negoziare un contratto di bannering

Per negoziare un contratto di bannering in modo efficace, è importante essere ben preparati e avere una buona conoscenza delle proprie esigenze, dei propri obiettivi e dei rischi specifici per ciascuna delle due parti.

Il proprietario del sito web destinato ad ospitare il banner dovrà principalmente cautelarsi rispetto ai contenuti del banner e, quindi, dovrà porre attenzione da un lato a che l’inserzionista sia il titolare del marchio reclamizzato e dall’altra a che lo script non sia offensivo o non in linea con l’immagine della piattaforma.

Dall’altra parte l’inserzionista dovrà porre particolare attenzione alla collocazione del banner, alle dimensioni ed alla modalità di determinazione del corrispettivo: meglio un tanto a click, che un tanto per ogni visitatore della pagina in cui il banner è ospitato. Dall’altra parte il titolare della piattaforma ospitante dovrebbe, invece, preferire il pagamento anche della sola pubblicità passiva, vale a dire della semplice visualizzazione del banner.

Conclusioni

Il contratto di bannering è un accordo piuttosto complesso. Nel web esistono molti siti che offrono template gratuitamente; non è mai saggio fare il copia incolla  ed in questo caso suggerirei ancora più caldamente di evitarlo. Qui, infatti, si tratta di un campo in cui la posta in gioco, tanto se siete un’inserzionista, quanto se siete il titolare del sito ospitante, è la vostra immagine. Eventuali errori potrebbero avere un impatto mediatico.

Affidatevi, quindi, ad un legale esperto, magari facendo una preventiva riflessione sulle vostre reali esigenze.

 

 



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