19 Feb Il valore aggiunto di un modello 231
L’adozione del modello 231 diviene un plus per partecipare alle gare d’appalto.
Ma c’è anche il rovescio della medaglia: la commissione dei reati presenti nell’elenco del 231/2001 diventa un handicap.
A suggerirlo è il novellato articolo 80 del Codice degli appalti.
Le nuove linee Guida Anac
Con il sigillo delle Linee Guida dell’ANAC, è peraltro stato chiarito che l’esclusione dalle gara d’appalto a seguito della commissione di un reato 231 può ricorrere anche in caso di condanna non definitiva.
Le stesse linee guida, pertanto, costituiscono un vero e proprio tool che le imprese dovranno mandare a memoria per dimostrare la loro affidabilità ed integrità.
Ed il deficit di moralità professionale o di affidabilità, può dedursi non solo da pendenze di natura penale, ma anche civile o amministrativa.
Prevenire, quindi, è meglio che curare, anzi sembrerebbe l’unica cura veramente efficace.
Anche perché solo l’efficace adozione dei modelli di organizzazione e gestione presidiati da un Organismo di Vigilanza consentirebbe di evitare l’esclusione dalla gara d’appalto.
Sia chiaro: le cause di esclusione indicate nelle linee guida, diversamente da quelle previste dall’art. 80 comma 1 del codice degli appalti, non costituiscono un automatismo.
Nondimeno le stazioni appaltanti dovranno tenerne conto nel valutare l’integrità e l’affidabilità della società partecipante alla gara d’appalto.
Le insostenibili incertezze del diritto
L’obiezione è legittima: la discrezionalità di una valutazione siffatta consegna alle stazioni appaltanti un vero e proprio ius vitae ac necis (diritto di vita e di morte).
Il che può dar luogo a situazioni di incertezza con conseguenti ricorsi amministrativi per l’annullamento delle aggiudicazioni delle gare d’appalto.
Ma tant’è. A ricordarci che non si tratta di automatismi ci ha pensato recentemente anche il Tar del Lazio.
Secondo il Tribunale Amministrativo, l’esclusione dalla gara d’appalto ai sensi dell’art. 80 comma 5 lett. c) non perviene automaticamente in caso di condanna, ma a seguito di un apprezzamento discrezionale della Stazione Appaltante.
Quest’ultima, in particolare, dovrà valutare i riflessi che dall’illecito professionale derivino all’affidabilità dell’operatore economico.
“Tirando le somme”
Modelli Organizzativi non più solo per il rating di legalità, ma anche e soprattutto per ridurre il rischio di essere esclusi dalle gare d’appalto.